domenica 30 novembre 2008

strange translate

las letras que componen el nombre que designa el lugar donde naci
son acaso diferentes de las que componen el lugar donde no naci?
le lettere che formano la parola che nomina il luogo della mia nascita
sono casomai diverse di quelle che formano il luogo dove non sono nata?

giovedì 27 novembre 2008

discorrere discurseare

Appunti quotidiani per un esercizio di drammaturgia

Ho sentito ‘il compito ’ al telefono venerdì sera.
Alla seconda frase ascoltata ho percepito qualcosa di conosciuto e mi si è raffigurata la desolazione.
Ho chiesto –Cronache Marziane?- e mi son sentita rispondere –la marziana sei tu -.
Cinque minuti dopo ho acchiappato il libro con l’unico braccio a disposizione, mia figlia approfittava di un passaggio offerto dall’altro.
Lo sfogliare di un monco può portare ad approssimazioni proficue, cercavo ‘dolce cadrà la pioggia ‘ e invece ‘le città silenti ’ si son pietrificate nel mio sguardo.
Poi la cena e tutto si è diluito per ricomparire come un treno veloce-di carrozze-agganciate quando il sonno si fissava su di lei, la piccola.
(...)
Il testo di partenza rimane sempre come l’ecco di quell’ascolto.
Mi lascio attraversare di questo flusso che ahimé temo fugga.
‘Sognando gli androidi con pecore elettroniche ‘ (Blade runner) compare facendo presente un nodo possibile: la sensibilità delle macchine in una società che appartiene ormai solo quasi a loro.
L’uomo già non più padrone del proprio respiro trasferisce queste ‘dono’- capacità alla cosa/oggetto il quale crede non potrà usufruirne.
L’uomo allora fuggiasco intrappolato nel paradosso artefice-vittima genera una realtà alla quale non appartiene più, una realtà che prescinde di lui.
Anche ‘ 1984 ‘ sbuca con la problematica della realtà o del suo sfalsamento all’inverosimile;e ‘Cecità’ di Saramago per poi finire in quello spettacolo francese senza attori con i volti progettati sulle forme di resina che parlavano gesticolando di un gruppo di ciechi visto a Modena, … e ancora i ciechi…
L’unica realtà possibile è quella delle cose, carenti di universali e senza pretesa di comunicazione.
La cosa in sé e per sé.
A questo punto, e questo è letteratura ipotesi di, la contaminazione tra uomo e cosa avviene .
Loro s’ impregnano di umanità, ma restano fedeli alla propria ‘essenza’(?), rimangono l’ultimo appiglio possibile sorta di superstiti dopo una Babele sterminatrice.
Muti testimoni protagoniste del racconto del dopo umano.

Il flusso riprende oggi dopo un sabato carente di ogni indizio, lei la piccola parla ancora uno esperanto indecifrabile e io mi trovo a cercare di decifrare il mio in questo possibile inizio di storia.

Apuntes cotidianos para un ejercicio de dramaturgia

Escuche “la tarea” al telefono el viernes a la noche.
A la segunda frase presenti algo conocido e imagine la desolacion.
Pregunte _Cronicas Marcianas?- y senti que me respondian – la marciana eres tu.
Cinco minutos despues agarre el libro con el unico brazo a disposicion, mi hija ocupaba el otro.
El hojear de un manco conlleva a veces suertes provechosas, yo buscaba “dulce caera la lluvia” y en vez “las ciudades …” se petrificaron bajo mi mirada.
Luego la cena y todo se diluyo para luego reaparecer como un tren veloz de vagones enlazados cuando el sueño se fijaba sobre ella, la pequeña…
(…)
El texto de origen queda siempre como un eco de aquel sentir.
Me dejo atravesar de este flujo que ay temo escape.
“Sueñan los androides con ovejas electronicas” aparece presentando un nudo, nexo posible: la sensibilidad de las maquinas en una sociedad que casi hoy pertenece a ellas.
El hombre no mas dueño del propio respiro transfiere el don a la cosa-objeto pensando que éste es impasible.
El hombre fugitivo ahora y entrampado en la paradoja victima -demiurgo genera una realidad que no le pertenece ya , una realidad de la cual queda afuera.
En “1984” tambien esta el problema de la realidad y su falsificacion continua e inverosimil. “Ceguera” de Saramago y ese espectaculo frances sin actores con caras proyectadas sobre formas de resina que hablaban gesticolando representando un grupo de ciegos visto a Modena… y aun ciegos…
Unica realidad posible es maybe la de las cosas, que carecen de universales y no pretenden comunicar.
La cosa en si y por si misma.
A esta altura y esto es literatura ipotesi de, la contaminacion entre hombre y cosa sucede.
Las cosas se embeben de humanidad quedandose si fedeles a la propia esencia (?), se trasforman en el ultimo pasamanos posible como dignos sobrevivientes a Babel esterminadora.
Testigos mudos protagonistas de la historia despues del humano.

El flujo retorna hoy luego de un sabado sin indicios, ella la pequeña habla aun un esperanto indescifrable
Y yo intento descifrar el mio en este posible inizio de historia.

mercoledì 26 novembre 2008

no di

con tutta 'sta isteria collettiva
la mia isteria si annodava perfettamente
sono nodi quel che cerco?
no, "pues sigamos"
con toda esta histeria colectiva mi histeria se anudaba perfectamente
son nudos lo que busco?
no, pues sigamos

lunedì 24 novembre 2008

fly to

dias de palabras voladoras...
no hay testimonio escrito solo yo
giorni di parole che volano...
non c'è testimone scritto solo io

domenica 23 novembre 2008

muro

jugando a ser la princesa del viento la princesa del frio
cuadrado rojo delante olor a perro
ser por contraste, dia frente a la noche, ser dia noche y ausencia
muge el viento dentro y tras la puerta que me sirve de fondo en esta imagen,
en esta figura momentanea
giocando ad essere la principessa del vento la principessa del freddo
quadrato rosso davanti odore di cane
essere per contrasto, giorno di fronte alla notte,
essere giorno notte e assenza
urla il vento dentro e dietro la porta che mi serve come sfondo a questa immagine
a questa figura momentanea

sabato 22 novembre 2008

be

querer estar y ser, querer permanecer para sentirme ser.
momento unico de eleccion, situarse en el abismo de la nada con direccion al uno...
voler stare ed essere, voler permanere per sentirmi essere.
momento unico di elezione, situarsi nell’abisso del nulla con direzione all’uno…

venerdì 21 novembre 2008

giovedì 20 novembre 2008

Lazarena (lazaro+nazarena)

La clochard que hoy soy
se llama asi: Lazarena.
quien es la que resucita a veces?
la clochard o mis otros yoes?
La clochard che oggi sono
si chiama così: Lazarena.
chi è quella che a volte resuscita?
la clochard o i miei altri io?

mercoledì 19 novembre 2008

to palabras mas

Se abren grandes muy grandes
los ojos mis ojos
los pàrpados mios,
entra el aire del mundo
entra inunda allana
aqui dentro,
se hinchan los globos
estallan,
yo ya vacia
no miro mas dentro.
Si aprono grandi grandi
gli occhi i miei occhi
Le palpebre mie,
entra l’aria dal mondo
entra inonda e appiatta
qui dentro,
si gonfiano i globi
scoppiano,
e io vuota già
non guardo più in dentro.

martedì 18 novembre 2008

cronic to again

30 grados a la sombra, ciudad gritona,
pocas reglas, tanto honor,
alfombra de caca a ratos
olor pino pis sal.
Luego de la tormenta calma abulica
gris metal fundido mar densidad tal
dos pescan pescados prohibidos
‘giuly je t’aime a la folie’ muro.
Un velero a vela muerta
avanza
una silla de ruedas-traccion a sangre
pie mas pie sin brazos ni abrazos
avanza,
virgenes santas y rosalias
cachorra ha visto el mar
y eso basta.
Gomeros santaritas eucaliptus magnolias
hoy y hasta que la masa invada
playas mugre llenas de fetiches posibles
desmembrados espectantes
victimas antes germenes despues
talvez totems de yoes demiurgos.
Higo de india deshidratado en la orilla,
carcazas olvidadas, pequeñas boyas
que predicen y yacen flotando
sobre la arena caliente-quemada
cansada de carnes asadas-cuerpos hinchados
Sobre otro muro,
‘cielo terra sole mare
più di te principessa (princi persa)
non possono incantare”
palermo?
PNOB&c
30 gradi all'ombra, città 'urlona',
poche regole, onore tanto,
moquette di cacca a tratti
odore pino orina sale.
Dopo la tempesta calma abulica
grigio metallo fuso mare densità tale
due pescano pesci proibiti
‘giuly je t’aime a la folie’ muro.
Una barca a vela morta
avanza
una sedia a rotelle-trazione a sangue
piede più piede senza braccia ne abbracci
avanza,
vergini sante e rosalie
‘cachorra’ ha visto il mare
questo conta e basta.
‘Gomeros’ buganvillee eucalipti magnolie
oggi e fino che la massa invada
spiagge sudicio piene di feticci possibili
smembrato pubblico
vittima prima seme dopo
forse totems di tanti io demiurghi.
Fico d’india disidratato in riva,
carcasse dimenticate, piccole boe
che predicono, e giacendo galleggiano
sull’arena calda-brucciata
stanca di carne cotta-corpi gonfi.
Su un’altro muro,
‘cielo terra sole mare
più di te principessa (princi persa)
non possono incantare”
palermo?
PNOB&c

lunedì 17 novembre 2008

a e i o u

andale anima arriva ansimante
esci egregria emerita eunuca
io
onoro oscura ora orgasmica
unica unta udita unità
andale alma acercate ansiando
échate egregia emerita eunuca
yo
(h)onro oscura (h)ora orgasmica
unica unta udita unidad

domenica 16 novembre 2008

giovedì 13 novembre 2008

mercoledì 12 novembre 2008

short too

donde se plasma mi sombra hoy?
se que me movi, pero aun no dejo huella

dove si foggia oggi l’ombra mia?

so di essermi mossa ma non lascio ancora traccia


lastima que sea otoño y yo caiga en la ignorancia

peccato che sia autunno e io cada nel ignoranza

a veces no se para donde ir mas alla de que lo sepa

a volte non so verso dove andare aldilà di saperlo

se que tengo olor a podrido pero tambien a magnolias.

quiero sentir mis doscientos olores sin discriminarme
so di aver odore putrido ma anche profumo di magnolie

voglio sentire i miei duecento odori senza discriminarmi

martedì 11 novembre 2008

bodywrite

to migrate

mi ci son voluti ben nove anni per capire che i mandarini si mangiano a natale,
un po' di meno per sapere che le clementine non hanno i semini: Ibride.
nueve años tarde en entender que las mandarinas se comen en navidad,
en poco menos supe que las "clementine" no tienen semillas: Hibridas.

lunedì 10 novembre 2008

to an old cronic

cronica interruptus

sin nada que cronicar

doy inicio a ésta crònica

sincronica con los no tiempos

y acronica con las palabras

los arquitectos de estas selvas no arquitectan

(…)

Enciendo una luz en la noche

y pierdo las estrellas.

Hoy en un cruce

gritos de una mujer como si la muerte

un bip bip de un movil que se descarga

y pienso si no sere yo aunque inmovil.

Los espejos todos rotos

pero la mujer refleja.

La cachorra duerme un sueño fragmento,

la cachorra hoy es otra

y debo seguir viviendo.

Grita , grita ella con la moto a un costado

alguien la alza y quizas si sangre.

Cruzando yo sin accidente quisiera gritar

gritar tan fuerte.

PNOB&C

cronica interruptus

senza nulla da “cronicare”
inizio questa cronica
sincrona con i non tempi
e a-cronica con le parole;
gli architetti di queste foreste non architettano;
(…)
Accendo una luce nella notte
e perdo le stelle;
oggi in un incrocio
urli di donna come se la morte,
un bip bip di un tel. mobile scarico,
e penso se non sarò io anche in – mobile;
gli specchi tutti rotti sono,
ma la donna specchia.
La cucciola dorme un sonno frammento,
la cucciola oggi è l'altra
e devo comunque vivere.
Urla, urla lei con la motocicletta di fianco
qualcuno la alza e magari se sangue;
attraverso io senza incidente, vorrei urlare
urlare così forte.
PNOB&C



domenica 9 novembre 2008

to filastroc

mande mi alma a comprar
gotas de lluvia
migas de pan,
y un pez nada en el agua
un pajaro todo en el aire;
por ahi pasa un hombre
nada todo agua y aire
achis!
mandai mia anima a comperare
gocce di pioggia
briciole di pane,
e un pesce nuota*/niente in acqua
un uccello tutto in aria;
passa da lì un uomo
niente tutto acqua e aria
etcih!

*(in spanish gioco di parole nada:nuotare e niente)

sabato 8 novembre 2008

to poem like a

Scrivo perché il sole riscalda
e ho freddo,
scrivo per l’aroma della torta appena sfornata
e ho fame,
scrivo perché non so parlare dicendo,
perché gli scarabocchi sono sotto giudizio.
Escribo porque el sol calienta
y tengo frio,
escribo por el aroma de la torta que sale del horno
y tengo hambre,
escribo porque no se hablar diciendo,
porque los garabatos estàn siendo judicados.

venerdì 7 novembre 2008

to poem again

Tengo que hablar de ella
porque el yo es narcisismo.
Ella sangra las sangres linyeras
de casa caliente comida cama abrazo.
Ella sangra.
Devo parlare di lei
perchè l'io è narcissismo.
Lei sanguina sangue barbona
di calda casa cibo letto e abbraccio.
Lei sanguina.

to poem //or something like this

Quando la uccideranno
PUM
uscirà dai buchi un brodo
caldo di lettere e sangue;
le lettere in vita
non coagulavano intellegibili:
una dislessia dell'anima
dell'animal forse
quando la mataran
PUM
saldra' de los agujeros
un caldo caliente
de letras y sangre;
las letras, mientras vivia,
no coagulaban intelegibles:
una dislexia del alma
del animal talvez

giovedì 6 novembre 2008

porque va perchè va

a place before Babel is have to be something like
suoni che raccontano senza ombre
senza soggetività
poche parole poche
ma uniche
ho ricevuto tante mail dopo le parole mandate
non lo aspettavo mica
provo a fare una piazza
una sorta di "yes oui are" aldilà delle bandiere
la bancarella is on
si recita a viscere
yourwelcome
a place before Babel is have to be something like
sonidos que cuentan sin sombras
sin subjetividades
pocas palabras pocas
unicas
he recibido muchas mail despues de las palabras mandadas
no lo esperaba
pruebo a hacer una plaza
una especie de "yes oui are" lejos de las banderas
el puestito is on
se interpreta a tripas
yourwelcome

4novembre2008

La notte scorsa è stata una notte in bianco e nero.
In bianco perché quasi non ho dormito, in nero perché alle 5 e 10 mi sono alzata e acceso il computer.
Dieci minuti erano passati da quando Obama era stato ufficialmente dichiarato presidente degli States.
Da tempo non realizzo azioni politiche se mai si può dire le abbia realizzato.
Ma questa notte l’emozione mi assalì, ho sentito che forse per l’occidente ci sono ancora possibilità. Come se la pulsione sacra e primitiva che nutre il nostro più recondito essere in questi attimi se fosse fatta sentire.
Gente che piange, che sogna, gente che confonde i colori e li rimescola cercando di creare una tavolozza nuova.
Mi viene in mente Papà Carlos che piange quando Peron morì. Lui non era mai stato peronista.
La sensazione di vivere un momento di emozione collettiva dove in molti si denudano.
La bellezza di questo uomo, oggi presidente del paese più potente al m ondo che guarda negli occhi sua moglie e la bacia intimamente sul palco.
Non so dove andiamo. I guru non esistono.
Pero se Obama fu eletto presidente forse in noi ci sono tante cose vive che ancora pulsano per uscire e perché non lasciarle uscire, perché non darci il permesso di Vivere? La noche pasada fue una noche en blanco y en negro.
En blanco porque casi no dormi, en negro porque a las 5 y 10 de la maniana, hora italiana,prendi la computadora.
Diez minutos despues que proclamasen oficialmente vencedor de las elecciones
presidenciales USA a Obama.
Hace tiempo que no realizo acciones politicas, en realidad pocas en pasado he realizado.
Pero hoy a la noche me inundo la emocion de sentir que para el occidente quizas aun haya posibilidades. Como si aun la pulsion sacra y primitiva que motiva nuestro mas ‘recondito’ ser
en estos segundos se hiciese sentir. Gente que llora, gente que sueña, gente que confunde los colores, y los remezcla para intentar crear una paleta nueva.
Me viene la imagen de papa Carlos llorando cuando murio Peron, el nunca fue peronista.
La sensacion de vivir un momento de emocion colectiva, donde muchos se desnudan.
La belleza de ese hombre, presidente hoy del pais mas potente, que besa a su esposa, que la mira a los ojos.
No se donde vamos. Los gurus no existen.
Pero si Obama fue electo presidente quizas en nosostros hay tantas cosas vivas que pulsan por salir Porque no las dejamos brotar y nos damos el permiso de Vivir?