giovedì 27 novembre 2008

discorrere discurseare

Appunti quotidiani per un esercizio di drammaturgia

Ho sentito ‘il compito ’ al telefono venerdì sera.
Alla seconda frase ascoltata ho percepito qualcosa di conosciuto e mi si è raffigurata la desolazione.
Ho chiesto –Cronache Marziane?- e mi son sentita rispondere –la marziana sei tu -.
Cinque minuti dopo ho acchiappato il libro con l’unico braccio a disposizione, mia figlia approfittava di un passaggio offerto dall’altro.
Lo sfogliare di un monco può portare ad approssimazioni proficue, cercavo ‘dolce cadrà la pioggia ‘ e invece ‘le città silenti ’ si son pietrificate nel mio sguardo.
Poi la cena e tutto si è diluito per ricomparire come un treno veloce-di carrozze-agganciate quando il sonno si fissava su di lei, la piccola.
(...)
Il testo di partenza rimane sempre come l’ecco di quell’ascolto.
Mi lascio attraversare di questo flusso che ahimé temo fugga.
‘Sognando gli androidi con pecore elettroniche ‘ (Blade runner) compare facendo presente un nodo possibile: la sensibilità delle macchine in una società che appartiene ormai solo quasi a loro.
L’uomo già non più padrone del proprio respiro trasferisce queste ‘dono’- capacità alla cosa/oggetto il quale crede non potrà usufruirne.
L’uomo allora fuggiasco intrappolato nel paradosso artefice-vittima genera una realtà alla quale non appartiene più, una realtà che prescinde di lui.
Anche ‘ 1984 ‘ sbuca con la problematica della realtà o del suo sfalsamento all’inverosimile;e ‘Cecità’ di Saramago per poi finire in quello spettacolo francese senza attori con i volti progettati sulle forme di resina che parlavano gesticolando di un gruppo di ciechi visto a Modena, … e ancora i ciechi…
L’unica realtà possibile è quella delle cose, carenti di universali e senza pretesa di comunicazione.
La cosa in sé e per sé.
A questo punto, e questo è letteratura ipotesi di, la contaminazione tra uomo e cosa avviene .
Loro s’ impregnano di umanità, ma restano fedeli alla propria ‘essenza’(?), rimangono l’ultimo appiglio possibile sorta di superstiti dopo una Babele sterminatrice.
Muti testimoni protagoniste del racconto del dopo umano.

Il flusso riprende oggi dopo un sabato carente di ogni indizio, lei la piccola parla ancora uno esperanto indecifrabile e io mi trovo a cercare di decifrare il mio in questo possibile inizio di storia.

Apuntes cotidianos para un ejercicio de dramaturgia

Escuche “la tarea” al telefono el viernes a la noche.
A la segunda frase presenti algo conocido e imagine la desolacion.
Pregunte _Cronicas Marcianas?- y senti que me respondian – la marciana eres tu.
Cinco minutos despues agarre el libro con el unico brazo a disposicion, mi hija ocupaba el otro.
El hojear de un manco conlleva a veces suertes provechosas, yo buscaba “dulce caera la lluvia” y en vez “las ciudades …” se petrificaron bajo mi mirada.
Luego la cena y todo se diluyo para luego reaparecer como un tren veloz de vagones enlazados cuando el sueño se fijaba sobre ella, la pequeña…
(…)
El texto de origen queda siempre como un eco de aquel sentir.
Me dejo atravesar de este flujo que ay temo escape.
“Sueñan los androides con ovejas electronicas” aparece presentando un nudo, nexo posible: la sensibilidad de las maquinas en una sociedad que casi hoy pertenece a ellas.
El hombre no mas dueño del propio respiro transfiere el don a la cosa-objeto pensando que éste es impasible.
El hombre fugitivo ahora y entrampado en la paradoja victima -demiurgo genera una realidad que no le pertenece ya , una realidad de la cual queda afuera.
En “1984” tambien esta el problema de la realidad y su falsificacion continua e inverosimil. “Ceguera” de Saramago y ese espectaculo frances sin actores con caras proyectadas sobre formas de resina que hablaban gesticolando representando un grupo de ciegos visto a Modena… y aun ciegos…
Unica realidad posible es maybe la de las cosas, que carecen de universales y no pretenden comunicar.
La cosa en si y por si misma.
A esta altura y esto es literatura ipotesi de, la contaminacion entre hombre y cosa sucede.
Las cosas se embeben de humanidad quedandose si fedeles a la propia esencia (?), se trasforman en el ultimo pasamanos posible como dignos sobrevivientes a Babel esterminadora.
Testigos mudos protagonistas de la historia despues del humano.

El flujo retorna hoy luego de un sabado sin indicios, ella la pequeña habla aun un esperanto indescifrable
Y yo intento descifrar el mio en este posible inizio de historia.

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